Diario di un candidato – L’esperienza di In Mare Aperto
In Mare Aperto non è un’associazione, non è una lista civica e non è una fondazione.
In Mare Aperto è solo il nome, felicemente inventato da Ettore Bruno, di una serie di fortunati incontri pubblici, in cui i cittadini che hanno desiderio di intervenire sono i protagonisti.
Non è uno slogan, perché è il format stesso che abbiamo imposto in tutte le serate che garantisce questo:
- Nessun tavolo di rappresentanza dove far sedere i VIP, nessuna poltrona privilegiata, nessuna ribalta che si contrappone alla platea. Solo posti a sedere, senza distinzione tra chi parla e chi ascolta.
- Brevissime relazioni introduttive, con l’unico scopo di indirizzare la serata.
- Interventi liberi ma da concludere in 5 minuti, con la raccomandazione di esporre il proprio pensiero piuttosto che confutare quello degli altri.
- Ancor più breve sintesi conclusiva.
Le nostre serate sono iniziate quando abbiamo voluto rendere pubblico il dibattito sulle elezioni del 2013. Sono proseguite parlando del concetto di destra e sinistra, abbiamo affrontato il tema del senso dell’impegno in politica, abbiamo chiesto il parere su NET, l’unione dei comuni, e infine ci siamo interrogati su varie tipologie di comune, mettendo a confronto il comune investitore, il comune redistributore e il comune abilitatore.
Non abbiamo mai barato, perché abbiamo sempre dichiarato che il principio ispiratore degli organizzatori (inizialmente un piccolo gruppo di persone, ma in seguito sostanzialmente Ettore Bruno ed io) era una generica visione politica di centrosinistra. Ma il nostro fiore all’occhiello è che siamo sempre riusciti a coinvolgere e a far parlare anche concittadini dalle posizioni politiche molto differenti dalle nostre; mentre, di volta in volta, abbiamo chiesto a “esperti” di contribuire nelle rapide relazioni iniziali. Con noi hanno quindi collaborato: Bruno Bonino, Gabriele Cottino, Renzo Masiero, Igor Boni, Pietro Carena, Diego Novelli, Gianna Pentenero, Stefano Esposito.
Due sono le lezioni che ho appreso da questa esperienza:
- Poiché non basta riempire le biblioteche di libri affinché la gente legga, analogamente non è sufficiente dichiarare che la politica deve ascoltare la gente. Occorre creare le condizioni per far sì che la gente parli ed esprima le proprie opinioni.
- Laddove la vita politica è “discreta” e quindi costruita per opposizioni di opinioni e di tattiche avverse, la vita civile ci consegna idee, visioni, proposte senza soluzioni di continuità che arricchiscono sensibilmente la vita di una comunità.
Noi non possiamo promettere di portare In Mare Aperto in consiglio comunale, perché altre sono le finalità di una sede istituzionale e non possiamo far finta che la vita politica non abbia regole e vincoli di parte precisi. Ma possiamo con sincerità affermare che, qualora entrassimo a farne parte, porteremmo di sicuro questo abito mentale.
Puoi leggere una buona parte degli interventi delle serate nel blog San Mauro In Mare Aperto
Sono candidato a San Mauro Torinese nella lista del Partito Democratico a sostegno della candidata a Sindaco Maria Vallino.
Userò questo blog per spiegare il programma di Maria e perché vale la pena sostenerla, per parlare del Partito Democratico, delle sue contraddizioni e dei suoi molti valori positivi. Vi dirò chi sono io, Giovanni Oteri, e perché potrei essere un buon consigliere comunale.
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